IL MIO BLOG 
Una piccola presentazione ed un saluto a tutti i miei amici. 
Ho deciso di creare questo blog perchè attraverso le sue pagine mi possiate conoscere meglio e condividere con me alcuni pensieri e riflessioni, Silvia
                                    
                                                                                                 Facebook: Silvia Tinti

SERAPHINE LOUIS DE SENLIS - ARBRE DE PARADIS
Questo quadro esprime la magnificenza della natura, profonda, arcana, primordiale, radicata nello spirito del mondo, talvolta un po' crudele, sfuggente e controversa, caratterizzata da forti luci ed ombre ma anche benigna e protettiva, che tutto prende con sè col possente braccio e lo accoglie nel suo mantello blu e rosso scuro.
Uno scenario che quando lo contemplo mi sembra di scorgere tra i suoi meandri ogni sorta di figura, poichè è il luogo della creazione, in cui la fantasia si sbizzarrisce, l'inconscio si libera e dà forma a strani esseri quasi mostruosi che rappresentano le mie paure e i miei desideri più riposti. 
Le foglie sono gialle, rosse, marroni, ma non sembrano delle piume leggere, vellutate, delicatissime, fregiate di azzurro?
E mentre il vento spira trascinandole in un vortice e la luce arancione e scarlatta del tramonto le colpisce e le taglia, siamo proprio sicuri che non siano in realtà delle lingue di fuoco? 
I pensieri si intrecciano e si confondono fino a lasciare spazio a una quiete assoluta e mi stordisce un subitaneo senso di smarrimento dal quale prontamente mi ridesto. 
Altre volte correndo all'aria aperta e precipitandomi tra le spighe dorate, aspirando la vigoria della mattina con il rombo della cascata e il cielo splendente sopra di me, mi sento davvero in sintonia con la natura.
Penso che Seraphine Louis de Senlis, pittrice francese vissuta nel 1864, riesca a comunicare efficacemente tutto questo.

LA MUSICA
Oggi è un giorno particolare. 
Come il vento primaverile infuria agitando i fiori bianchi e rosa del mandorlo nel giardino, spazzando via le gonfie nuvole nere e permettendo al sole di inondare il paesaggio di arancio in un'alternanza movimentata di luce ed ombra, le mie mani, anche se ho ripreso lo studio del pianoforte dopo un mese, volano sulla tastiera con un impeto e al tempo stesso una grazia inaspettati. 
Invece di eseguire, come sempre, nota per nota l'evolversi della melodia, ho analizzato in modo geometrico l'architettura visiva e musicale del pezzo, e mi è parso di entrare in un gigantesco labirinto e di sollevarmi via via per contemplarlo dall'alto, osservando le evoluzioni contorte ma logiche e perfette della sua struttura.
Una, cento, mille voci mi hanno parlato insieme, e ognuna di loro si accavallava all'altra e voleva che le prestassi attenzione. 
Benchè abbagliata dalla grandezza, dalla molteplicità plasmabile di questo strano essere che è la Musica, ho osservato superba ma coinvolta, nella posizione onnisciente dell'universo al quale si prospettano meschine le piccole vicende terrene, le sue variazioni precipitose ma misurate: queste si impongono l'una sull'altra in un susseguirsi continuo e incalzante di entità che appena si manifestano svaniscono nel nulla, come enormi masse d'acqua che si rincorrono sospinte dai venti autunnali.
Le creste delle onde sono bianche e azzurre, mentre spostandosi verso la base troviamo tinte verde acqua, bottiglia, blu oltremare e cobalto. 
In questo, seppur effimero momento, mi sono sentita pervadere dalla magnificenza e dalla leggerezza dell'essere.

SPAZIO E TEMPO
Rimango affascinata dalla bellezza del mondo che mi circonda e spesso provo il desiderio di catturarla ed elaborarla attraverso la mia prospettiva.
Da qui nasce la passione per la pittura.
Quando dipingo mi immergo in un mondo magico fuori dal tempo e dallo spazio, cerco di dar forma a un'idea che ho in mente, mi ci butto a capofitto e mi lascio guidare dall'istinto nella delineazione del disegno e nell'accostamento dei colori, a seconda delle emozioni che cerco di esprimere. 
In quel momento capisco che il tempo non esiste perché rivivo le stesse sensazioni di quando ero bambina e comprendo anche che è semplice ritirarle fuori, basta saperle ascoltare e assecondare nell'attimo giusto.
Amo dipingere ad olio perché questa tecnica mi permette di creare molte sfumature e di stendere il colore in più modi, procedendo con calma per rielaborarlo spesso.
Provo molto piacere nel riuscire a completare infine il mio lavoro e suscitare emozione in chi lo scoprirà.

LA SERA
Mi chiamo Sera.
La mia pelle è bianca, di perla, splendente, la mia veste argento, trapunta di diamanti, i miei occhi neri come la pece, profondi come l'universo, le mie lunghe chiome blu cobalto, lucenti, che riflettono il colore del cielo.
Sono scesa fra la gente a placare gli animi, a rischiarare le menti, a fare spazio nelle coscienze, dopo una lunga giornata. 
Trascino dietro di me un manto di stelle e di pace, e lo stendo su tutte le cose. 
Sono aggrappata alla ringhiera di un giardino di città, in mezzo a un reticolo di rose e a fontanelle zampillanti, e attendo che le ultime luci si spengano alle finestre, cessi il baccano di cene chiassose, di televisioni accese, di allegre brigate dedite al vino, all'ozio e alle carte, e aspetto anche che quel bambino che esclamava di stupore indicando la luna venga accompagnato a dormire. 
Veglio qui tutta la notte, seduta sull'albero, finchè ogni coscienza non abbia trovato riposo. 
Quando questo avverrà, allora mi avvolgerò nel manto celeste e spiccherò il volo, salendo i gradini trasparenti che conducono alla luna.
Tutto sarà come il giorno prima, oppure diverso, ma gli uomini non vedranno l'ora che torni per immergerli e rinfrescarli nel mio dolce balsamo.

MI CAPITA 
Quando scrivo è come se vivessi un'altra vita, anzi più vite insieme, perché in quel momento mi lascio totalmente coinvolgere dalle vicende del protagonista e dei personaggi che lo affiancano.
Tutto intorno a me si colora di tinte accese e diventa appassionante, poiché ogni particolare, anche il più nascosto, può essere collegato e dare forma a idee bizzarre e fantasiose. 
Immergendomi in un mondo diverso sento di essere davvero padrona della mia esistenza, perché tutto è possibile, persino cambiare quello che non mi piace della realtà, rielaborarlo e farne tesoro alla ricerca di un'alternativa a ciò che è già stato scritto dal corso degli eventi.

IL VIAGGIO
Tutto ciò che è insolito e diverso mi entusiasma, mi spinge a lanciarmi in nuove esperienze per un semplice e vivace desiderio di esplorazione.
Sono sempre pronta a vivere appieno le piccole avventure quotidiane e, quando queste sono esaurite, a cercarne di nuove, riponendo fiducia in me stessa e impiegando rinnovata energia nell'affrontarle. 
Di frequente mi accade, al termine di una giornata intensa, di provare la cullante e ben accolta sensazione di addormentarmi stanca ma felice.
Quando sono in viaggio, che sia vero o immaginario, adoro immergermi in un mondo differente dal mio, per ammirare la grandiosità e la specificità dei paesaggi urbani o per fondermi con l'essenza vera e potente della natura. 
La curiosità che sorge spontanea mi stimola a imparare, a mettermi in discussione e a meravigliarmi di saper trovare idee e soluzioni che parevano impensabili, contribuendo a creare una conoscenza sempre più complessa, consapevole e matura. 
Penso infatti che ampliare gli orizzonti conosciuti possa aiutarmi a interpretare meglio la realtà. 
Amo inoltre esplorare il mio lato creativo, che dopo tale esperienza si sviluppa per mezzo della riflessione. 
Creare ad esempio attraverso la macchina fotografica, fissando immagini e particolari significativi per andare oltre i miei limiti, mi fa sentire libera da ogni costrizione non necessaria. 
Ogni tanto cambiare scenario, trascorrere del tempo sola coi miei pensieri mi rinvigorisce, ancor più se ho la possibilità di visitare luoghi d'arte, mostre e musei. 
Viaggiando ritrovo motivazione e forza, torno a casa più grande e mi proietto positivamente nel futuro. 
Come la partenza, anche il rientro è spesso una gioia perché percepisco tutto più bello rispetto a quando l'avevo lasciato e ne apprezzo maggiormente il valore.
E' vero che di solito so bene cosa rifuggo e non cosa cerco, ma senza dubbio desidero abbandonare per un po' un senso di incompletezza, vivere intensamente il presente e le opportunità che mi può offrire e sentirmi libera e felice.
Infine rispecchiandomi negli altri scopro la mia identità, poiché mi confronto con ciò che non mi appartiene e sono in grado di operare nuove scelte. 
Mi riallaccio poi a un passato sopito e rileggo la mia vita in chiave diversa, che mi permette di congiungermi alle radici più profonde. 
Talvolta è forte il desiderio di ritrovare persone, cose e luoghi per rivivere appieno l'unicità e la bellezza dei momenti trascorsi. 

UNA SORPRESA
Ieri ho rivisto il filmato di un mio concerto di qualche anno fa.
L'ho aperto distrattamente a metà per ricordarmi cosa stessi suonando: invece con mia grande sorpresa sono rimasta travolta dalla melodia intensa e commovente di Lezioni di Piano e ho pensato che devo ricominciare a studiarla.
E' come se mi riappriopriassi di una parte della mia vita. 

REMINISCENZE
Via da me pensieri maligni, reminiscenze di chi mi ha deluso! 
Non vi presterò l'attenzione che pretendete e non lascerò che mi ingombriate così la mente, tanta è l'importanza che vi conferisco. 
Non meritate il mio dispiacere... come mai però se vi scaccio ritornate, fingete di nascondervi e riemergete tutti insieme quando meno me lo aspetto? 
Ma ho forse paura di farmi sopraffare? No! 
Allora non vi considererò e penserò a come potete schiacciarmi senza ferirmi!

VORREI TROVARE
In questo momento vorrei trovare una persona da cui ispirarmi, che mi appaia all'improvviso presentandosi con spigliatezza disarmante, sicura di sé, un cuore grande e tante esperienze da raccontare. 
Che mi sorprenda, mi faccia sentire ingenua, impacciata e piena di debolezze, mi infonda il desiderio di scoprire la vita, scalfisca la mia sicurezza e infranga ogni certezza per far scaturire quel fuoco sottile che porta a migliorare e a cambiare. 
Sono troppo perspicace e disincantata: devo trovare chi è più esperto di me, poterlo ammirare e cercare di essere come lui, per arricchirmi seguendo il suo esempio. 
Non intendo un autore, un pensatore, un artista, un leader carismatico, un mito o un'idea; questi ho sempre il piacere di scoprirli e confrontarmi con loro grazie allo studio, per fortuna. 
No, proprio qualcuno in carne ed ossa vicino a me, nella vita reale. 
Che possa gioire della sua presenza e coglierne ogni sfumatura, avvertendone la sua speciale fragranza. 
Si siederà davanti a me e non riuscirò a staccargli gli occhi di dosso dalla curiosità!